Tryavna è una piccola città nel cuore della Bulgaria.
Ci si può arrivare da sud, arrampicandosi lungo i tornanti del passo di Shipka, oppure da nord, dalla vecchia capitale dei primi regni bulgari, Veliko Tarnovo.
La strada più suggestiva da cui raggiungerla è quella che passa dal villaggio di Dryanovo. Dopo questo villaggio se ne raggiunge un altro più piccolo, che sembra quasi disabitato, Tsareva Livada. Qui si oltrepassano i binari di una linea ferroviaria che sembra in abbandono e che ha il fascino degli antichi percorsi in cui i treni erano l’unico mezzo per viaggiare attraversando le asperità della natura. In verità la linea è perfettamente in funzione e collega il sud al nord della Bulgaria.
Da questo punto inizia una tortuosa strada che si incunea in mezzo alla foresta e solo in qualche punto corre parallelamente alla linea ferroviaria che a sua volta solca la fitta boscaglia.
Si raggiunge Tryavna improvvisamente, quando già si è persa qualsiasi speranza di trovare qualche segno di vita in mezzo al bosco. Il primo impatto è particolare, fatto di vecchie fabbriche e vecchi capannoni abbandonati, con i vetri rotti e i tetti sfondati. Dei residuati della vecchia era comunista. Poi ci si addentra nella cittadina e le case diventano più piacevoli, la vitalità della città prende piede con la presenza di negozi, traffico, una bella chiesa, botteghe, persino un angolo di attesa per i taxi.
Qui si alternano ancora palazzi grigi dell’epoca comunista a qualche vecchia casa in legno o in pietra dall’aspetto tradizionale.
Dopo il ponte che attraversa il fiume Trevnenska, la cittadina si allarga piacevolmente nello spiazzo di fronte al comune e da qui in poi il suo aspetto si fa ancora più interessante con le case bianche, dalle tipiche finestre di stile balcanico rinascimentale e i particolari tetti a spioventi, con le loro lastre di pietra scura.
In questa parte si può visitare la chiesa dedicata all’arcangelo Michele, con la sua singolare struttura rettangolare e le pareti in pietra intervallate dalle tipiche strutture in legno. Sul vasto tetto in lastre di pietra svetta l’elegante torre in legno, su cui culmina la croce che ci rivela la sua funzione di chiesa. L’interno è particolarmente colorato e piacevole, con un’iconostasi degna di nota.
La vasta piazza su cui si affaccia la chiesa è caratterizzata dagli edifici più caratteristici del centro, fra cui la vecchia scuola, oggi adibita a museo e galleria, e la svettante torre con l’orologio, il simbolo vero e proprio di Tryavna, assieme al ponticello di pietra che attraversa il fiume proprio di fianco alla torre stessa.
Dopo il ponte, una lunga strada lastricata, piena di locande, caffetterie, negozi di artigianato, tutti ospitati in stabili tipici, permette di continuare la gradevole passeggiata lungo la cittadina.
Il clima di Tryavna, che in estate è fatto di giornate calde e secche, ma fresche di notte, e la bellezza della natura circostante, potrebbero consigliare anche la sosta per qualche giorno in uno dei tanti alberghi a conduzione familiare.
Tryavna potrebbe anche essere il punto di partenza per la visita delle tante curiosità dei dintorni, il museo etnografico di Etara, presso la città di Gabrovo, il monumento alla battaglia di Shipka, che permise ai bulgari di liberarsi dal giogo ottomano, la storica città di Veliko Tarnovo con la fortezza di Tsarevets, il monastero di Dryanovo. Ma di questi luoghi, tutti molto suggestivi, parlerò in altre occasioni.
Testo e fotografie di Davide Fustini